Elena si appresta a lasciare la Costa Azzurra. Io per contratto sono obbligato a recensire ogni film che ho visto prima di poter tornare. Per togliermi un po' di sassolini comincio con le visioni interrotte da varie reazioni psicosomatiche.
OGAWA NO HOTORI (narcolessia)
Storia trita e ritrita di Samurai in crisi. Ogni fotogramma mette a fuoco la noia da molteplici punti di vista. Durata della visione 15'
EIGHTY LETTERS (formicolio agli arti)
Fare la fila alle poste può dare forti emozioni, avrà pensato il regista Václav Kadrnka. 18'
THE BOTTOM LINE (orticaria)
Til Schweiger, l'inespressivo belloccio teutonico di turno non può che dirigere sè stesso da cane. 9'
THE FAIRY (crampi)
so che Elena l'ha trovato esilarante... ma la sala era piena, e ridere in piedi non è la stessa cosa. 4'
Da Cannes Mario Cirillo per Farnese CinemaLab
(mai) troppo umano
Saturday, May 21, 2011
Turista per Cannes 7 - Les contes de la nuit
Ocelot, dice bene Elena, ha confezionato dell'ottimo materiale didattico, facilmente suddivisibile in pillole/episodi, quante sono le microstorie messe in scena dalla giovane coppia di protagonisti. La mia critica parte da qui, dal notare l'assenza reale di un film, di un filo, di una storia, che leghi in modo convincente le tante favole raccontate. Ci sarebbe da dire su ciascuna di queste sottostorie, ognuna diversa dalle altre, ma non voglio cadere nel suo tranello. Ocelot attraversa momenti di grave crisi creativa, di spezzettamento delle idee e delle immagini, in genere preceduti e seguiti da opere complete, ricche e complesse. Questo sembra uno di quei momenti. Come e peggio di "principi e principesse", che almeno non proponeva l'assurdità del 3D. Speriamo sia il preludio di ben altra meraviglia.
Da Cannes Mario Cirillo per Farnese CinemaLab
Da Cannes Mario Cirillo per Farnese CinemaLab
Turista per Cannes 6 - The Turin Horse
Il più noioso film che abbia visto negli ultimi 3 anni! Ho dovuto tagliarmi i capelli un paio di volte in quelle due ore e 40 minuti, apparentemente dilatate all'infinito nello stillicidio di un tempo fittiziamente arcaico. Una conversazione tra Nietzsche e il cavallo da tiro di un pover'uomo provoca all'equino una brutta depressione. Tanto basta a scatenare un succedersi di inquietanti non-fatti, di sottrazioni di elementi alla realtà che getta una sinistra luce di non-senso sui ripetuti gesti privi di significato della famiglia del pover'uomo. Il tempo ciclico si ferma, o meglio inizia a scivolare lentamente... lentamente, verso l'apocalisse della modernità, dove il piccolo mondo antico non ha scampo, perchè ha gli occhi chiusi... come i miei, preso da sana "cecagna" per il film di Bela Tarr.
Da Cannes Mario Cirillo per Farnese CinemaLab
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Turista per Cannes 5 - Bollywood, the greatest love story ever told
A me che pratico da qualche anno il cinema "di intrattenimento" indiano, questo "film", è parso piuttosto superfluo. Un lungo spot-medley-videoclip, susseguirsi sincopato di scene (spesso molto belle) di film bollywoodiani più o meno recenti e conosciuti. Utile forse a sdoganare definitivamente (se ce ne fosse ancora bisogno) la speziata cinematografia tipica indiana. Ma troppe portate insieme sono pesanti da digerire!
Da Cannes Mario Cirillo per Farnese CinemaLab
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Turista per Cannes 4 - Pina
Wenders mi regala un ritratto vivente di Pina Bausch, attraverso le parole e i gesti della sua compagnia teatrale, a Wuppertal, orfana della propria geniale maestra. Pina, un corpo apparentemente governato da un demone, dagli elementi, trascinato spinto spezzato ricomposto da una calma furia espressiva. E su questo corpo due occhi e un sorriso caldo, per i propri discepoli danzatori innamorati. Un bel documentario, a cui nulla aggiunge il 3D e a cui nulla aggiunge Wenders. Come un documentario possa trascendere nel film d'autore e il 3D piegarsi a reale risorsa conoscitiva... beh, questo me lo ha mostrato Herzog. Ma questa è un'altra storia...
Da Cannes Mario Cirillo per Farnese CinemaLab
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Turista per Cannes 3 - Outside Satan
Se Gesù fosse nato negli anni '70, girerebbe con un fucile da caccia e somiglierebbe a Clint Eastwood. Il nostro redentore di provincia conquista le sue fan/discepole con tenera violenza: caccia il demonio dalle possedute... possedendole, risveglia le morte ...con un bacio. Ma soprattutto fa miracoli con la doppietta, freddando chiunque si avvicini alla sua Maddalena, che lui però non tocca con un dito. Inquadrature fisse, primi piani, silenzi prolungati e gesti semplici fanno questo film, girato quasi interamente in esterni selvaggi della costa atlantica francese. L'atmosfera è talmente seria da sfociare (involontariamente?) nel ridicolo.
Da Cannes Mario Cirillo per Farnese CinemaLab
Da Cannes Mario Cirillo per Farnese CinemaLab
Turista per Cannes 2 - My best Enemy
Mein Bester Feind è la prima bella sorpresa qui a Cannes! un film di una leggerezza e di un'umanità, che i cineasti nostrani hanno da invidiare.
Il nazismo è l'assenza dell'immagine, della storia, della memoria. I tedeschi, dopo 70 e più anni di febbrile insonnia, da qualche tempo hanno ricominciato a sognare (il cinema è come il sogno, no?)
I nuovi cineasti tedeschi, giovani come il loro pubblico, usano occhi nuovi per dire di un passato che sembrava inenarrabile, per fare luce sulla banalità del male e sui meccanismi con i quali si riproduce. Raccontano una separazione: il passato è finalmente passato. Spero perciò che questo film trovi distribuzione in Italia, dove un retaggio forse meno "nero" ma comunque orribile, è ancora lì, come brace sotto la cenere.
Da Cannes Mario Cirillo per Farnese CinemaLab.
Il nazismo è l'assenza dell'immagine, della storia, della memoria. I tedeschi, dopo 70 e più anni di febbrile insonnia, da qualche tempo hanno ricominciato a sognare (il cinema è come il sogno, no?)
I nuovi cineasti tedeschi, giovani come il loro pubblico, usano occhi nuovi per dire di un passato che sembrava inenarrabile, per fare luce sulla banalità del male e sui meccanismi con i quali si riproduce. Raccontano una separazione: il passato è finalmente passato. Spero perciò che questo film trovi distribuzione in Italia, dove un retaggio forse meno "nero" ma comunque orribile, è ancora lì, come brace sotto la cenere.
Da Cannes Mario Cirillo per Farnese CinemaLab.
Turista per Cannes 1 - The Nutcracker 3D
La mia collega Elena con encomiabile precisione ha riportato, sin dall'apertura, ogni giornata del festivàl in tempo reale, io debutto solo oggi. Fatevene una ragione: lei maratoneta, io al rallenty... i suoi racconti sono fiumi in piena, i miei saranno laconici ruscelli in secca!
Il primo film: The Nutcracker 3D (Lo Schiaccianoci 3D). Film di animazione che appare da subito oggetto inanimato. Promette immagini in 3D, ma propone figure piatte. Il regista Konchalovsky è la prima vittima eccellente della fatina americana a tre dimensioni, e vedrete che non sarà l'ultimo. Nessuna originalità, a partire dall'uso delle musiche, rubate e violentate, di Tchaikovsky e altri. E poi la storia, e i personaggi, la morale, tutti alleati contro l'occhialuto spettatore.
No. Io mio figlio a vedere The Nutcracker 3D non ce lo porterò.
da Cannes, Mario Cirillo per Farnese CinemaLab
Il primo film: The Nutcracker 3D (Lo Schiaccianoci 3D). Film di animazione che appare da subito oggetto inanimato. Promette immagini in 3D, ma propone figure piatte. Il regista Konchalovsky è la prima vittima eccellente della fatina americana a tre dimensioni, e vedrete che non sarà l'ultimo. Nessuna originalità, a partire dall'uso delle musiche, rubate e violentate, di Tchaikovsky e altri. E poi la storia, e i personaggi, la morale, tutti alleati contro l'occhialuto spettatore.
No. Io mio figlio a vedere The Nutcracker 3D non ce lo porterò.
da Cannes, Mario Cirillo per Farnese CinemaLab
http://farnesecinemalab.blogspot.com/2011/05/turista-per-cannes-1-nutcracker-3d.html
Sunday, April 10, 2011
Publico Joven
in collaborazione con il Festival del Cinema Spagnolo 8/14 aprile Farnese CinemaLab propone PJunder26, Publico Joven, un'iniziativa dedicata ai giovani sotto i 26 anni, un percorso di film selezionato all'interno di CinemaSpagna - Festival di Cinema Spagnolo, con un biglietto a prezzo ridotto. IL PROGRAMMA
Saturday, April 02, 2011
Ascanio Celestini alla Città dell'Altra Economia
un grande successo questo incontro tra il pubblico attento e preparato della CAE e Celestini, in veste di scrittore a presentare il suo nuovo libro "Io cammino in fila indiana", edito da Einaudi. A cura di Carta, Libreria Città Invisibile e Consorzio CAE qui alcune foto
Friday, March 25, 2011
Tuesday, March 15, 2011
Cercarla al Mattino al Dodici Pose
Fotografie di Mario Cirillo
24 marzo – 30 marzo
Vernissage 24 marzo 19:00
DodiciPose
Via Casilina, 117
Thursday, March 10, 2011
Monday, February 28, 2011
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