Tuesday, September 05, 2006

Gay e chiesa, la grande seduzione

Una curiosa serie di omaggi al pontificato di Giovanni Paolo II da parte di rappresentanti delle istituzioni dichiaratamente omosessuali.

Dopo che Niki Vendola, governatore della Puglia, ha intitolato l’aeroporto di Bari al precedente pontefice, è oggi la volta di Bertrand Delanoë, che ha dedicato a Wojtyla la centralissima piazza di fronte a Notre Dame de Paris. Questo tra le polemiche di pochi attivisti, che hanno ricordato al sindaco di Parigi i 25 milioni di morti per Aids causati dalla dissennata politica anticontraccettiva del Vaticano.
Un inaspettato voltafaccia da politici gay al proprio elettorato o piuttosto un impulso, condiviso con la propria base elettorale, alla “normalizzazione”, nel bene e nel male, con la società? Quanti i delusi, omo ed etero, dopo l’euforia antivaticana dei gaypride di pochi anni orsono? Sembra che la ventata di modernizzazione dei costumi promessa in questi anni dal movimento glbt nascondesse un più modesto anelito al conformismo cieco, una volontà di “sparire” nella società, volontà al servizio della quale si è disposti a sacrificare qualunque cosa.
Del resto la chiesa è da sempre refugium peccatorum, e la grande condanna dell’omosessualità proviene proprio da un’organizzazione religiosa ad altissima densità gay (secondo alcune stime la percentuale degli omosessuali nelle file della chiesa si aggirerebbe tra il 25 e il 50%). Ne vedremo delle “belle”…..

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