Thursday, June 01, 2006

Kossiga boia

Posto il comunicato di una mostra che mi ha colpito.
è una strana mostra davvero!


Comunicato della mostra: Kossiga Boia
C’era una volta un Ministro dell’Interno che si chiamava Francesco Cossiga. Governava con il pugno di ferro negli “Anni di Piombo”: a chi le dava, a chi le prometteva, che fossero di destra o di sinistra poco importa, ne aveva per tutti e tutti ne avevano per lui. Erano anni difficili, talvolta tragici, purtroppo.Si sono versati fiumi di inchiostro, su quegli anni, ancora se ne versano, alla ricerca di una verità che difficilmente sarà la stessa per l’una e per l’altra parte. Ma anche i fiumi di vernice sono stati versati, in quegli anni, testimonianze scritte sulle mura cittadine, da destra o da sinistra poco importa, epigrafi moderne che stigmatizzano con arguzia e fantasia il “Nemico”, lui, il Ministro dell’Interno, “Kossiga Boia” ma “zuzzurellone” anche.Quella scritte sono state raccolte in una mostra fotografica che verrà inaugurata a Roma il 6 luglio, alle ore 18.30 presso la Galleria Monserrato Arte ‘900, in Via di Monserrato 14. Una visione diversa degli “Anni di Piombo”, una sorta di rito apotropaico per allontanarne spiritosamente, ma non senza rispetto per chi ne è stato vittima, la coltre che ancora pesa sulle nostre spalle. Di destra o di sinistra, di “vincitori” e “vinti”, poco importa.Il titolo della mostra? “Kossiga boia”, naturalmente!Certo, rivedere e rileggere slogan e scritti, di cui alcuni contenenti spietate accuse per vite stroncate e sangue versato, desta una qualche impressione di dura realtà e di quasi fantastica realtà: la realtà di anni di piombo -e spessissimo non in senso metaforico!- e la fantastica realtà di un qualcosa che quasi mi sembra non potesse appartenermi.E l’origine di questi miei contrastanti sentimenti è nel fatto che io ho conosciuto, frequentato o mangiato alla stessa mensa con chi in quegli anni scriveva frasi come: “Cossiga assassino!” -anche credendoci!- o “Kossiga” con la “K” di americano e le doppie “esse runiche”, simbolo di truppe di crudeltà e di morte! Certo, queste scritte mi impressionano più oggi che in quei tempi, in cui il gelo di tante morti e di bruto dolore mi faceva da corazza e, sentimento terribile, mi aveva privato del senso della paura, non perché, io ministro dell’interno “assassino e mandante d’assassini”, come scritto in un manifesto confezionato come un ………..mortuario, paura non avessi, ma perché ero tanto immerso in essa da essere come cristallizzato. Non seppi mai di correre pericolo di morte! Lo venni a sapere anni dopo, quando mi furono mostrate carte, relazioni e mappe nei quali io apparivo come un piccolo omino goffo, un birillo da rovesciare!Leggere queste scritte può far provare un senso di assurdo! Ma se si pensa che molti, per scriverle, morirono o persero la libertà o, per obbedire ad esse, uccisero, si comprende che non fu una avventura della storia, ma la tragedia di un paese, sulla quale assai poco si è meditato.Chissà se questa mostra di ribellione, accuse e minacce non ci spinga una volta tanto a meditare su cause ed effetti di questa tremenda stagione politica e umana.Ma sul passato, il passato vero, non ci si sofferma a meditare quasi mai, perché si preferisce fantasticare, inventare, mentire sul futuro. Chissà che questa volta non sia così!
Francesco Cossiga
CURA DI: Vincenzo Mazzarella, Roberta Giulieni
TESTI DI: Francesco Cossiga, Anna Cossiga, Vincenzo Mazzarella
INAUGURAZIONE: giovedì 6 luglio 2006, ore 18:30
Galleria Monserrato Arte ‘900Via di Monserrato, 14 00186 Roma

No comments: